Seminario Nazionale Morlupo

SEMINARIO NAZIONALE “I 7 giovani del Vangelo” 26-28 Agosto MORLUPO (RM)

Di ritorno dal seminario nazionale “7 giovani del Vangelo” con rinnovato entusiasmo e maggiore consapevolezza, con la gioia negli occhi e nel cuore, condivisa con tanti fratelli che si sono messi in ascolto e in gioco. Vivere questo corso ha significato per me incontrare un Dio innamorato ed operante che viene ad abitare la mia vita, a fare luce nella mia storia, a rinvigorire le mie forze ricordandomi che sarò sempre giovane se sarò costantemente in crescita, se non mi sentirò arrivata, se continuerò a lavorare su me stessa. Dio mi vuole libera, capace di donare e di donarmi, senza peso, senza possesso. Il confronto con i 7 giovani, in questo viaggio attraverso la Parola, ha portato a galla ricordi ed emozioni attraverso un percorso non sempre semplice, ma ricco di vita e di speranza: davanti a due alternative che ci sembrano senza scampo e ci porterebbero a conseguenze pesanti, c’è sempre una terza opzione, non siamo spacciati! Abbiamo sempre la possibilità di consegnare a Gesù i nostri legami malsani, le nostre preoccupazioni e paure che ci tengono imprigionati, a volte per lungo tempo. Non possiamo dimenticare gli errori del passato ma possiamo ridimensionarli, inserirli in una storia più grande. E quanto mi ha fatto bene ascoltare e vivere tutto questo, scoprire che le cadute ed i fallimenti sono benedetti perchè mi consentono di mettere in circolo misericordia e perdono! Il Padre vuole tutto di me, anche ciò che è vecchio, ammuffito o maleodorante per farne una cosa nuova e, addirittura, renderlo cibo per chi mi circonda. Ed allora non devo preoccuparmi se sento di essere ad un giro di boa e, magari, mi sta chiedendo qualcosa in più perché sarà Lui a fare ed aggiustare, io devo solo cominciare a camminare! Poter condividere poi quanto ho sperimentato nella mia carne con chi ha vissuto con me l’esperienza è stato un tesoro prezioso, un valore aggiunto. Sono grata a Dio e a quanti si sono resi strumenti di grazia, lavorando sodo e nel nascondimento, perché ciascuno di noi potesse vivere un incontro unico e personale, sentirsi a casa ed accolto.