Corso Nuova Vita a Gata de Gorgos (Alicante)

Nella Parrocchia San Miguel Arcángel  de Gata, diocesi di Valencia, Spagna, i giorni 22/23/24 gennaio 2016 si è tenuto il corso Nuova Vita della Scuola di Evangelizzazione Sant Andrea (SESA) con la presenza de 83 partecipanti.

Il Parroco D. Francisco Manuel Murillo Roldán, nel mese di giugno 2015,  aveva partecipato al corso N V a Javea (Alicante) insieme a 8 fratelli della sua parrocchia. Furono così positivamente coinvolti   che vollero dare alla loro stessa parrocchia di Gata, la possibilità di vivere la stessa esperienza. 

Il corso è stato tenuto da Sofia Carla Agazzi della SESA Nazionale Italia con la stretta collaborazione dell’interprete Estella Castoldi.  

 

 

Testimonianze

Mi chiamo Maria Elena ed ho 57 anni. Ho assistito al Corso e mi è sembrato meraviglioso.

In ogni insegnamento e nelle varie dinamiche ho visto come la mia fede si è ratificata, ho riconfermato i miei sentimenti per Dio-Padre, Dio-figlio e Dio-Spirito Santo.

In diversi modi, vale a dire con diversi stili per me innovativi, ho potuto vedere la Chiesa , madre e maestra. Madre, perché ha cura di me, Maestra perché mi insegna.

Tutto il Corso è stato molto piacevole, il tempo è andato via volando e questo è stato grazie a te Sofia ed alla tua interprete Estella, lo Spirito di Dio si è riversato in maniera abbondante su di voi.

Tutti ne siamo stati testimoni.

Ma quello che più mi ha riempito il cuore, è stato il momento quando davanti al Signore Eucarestia, mio marito ed io, insieme gli abbiamo detto che volevamo che fosse il re delle nostre vite, del nostro focolare e gli abbiamo consacrato i nostri figli. E’ stato un momento speciale perché io Glielo avevo detto molte volte, ma da sola, mentre ora mano nella mano con marito e a voce alta, avendolo cosi vicino lo abbiamo fatto insieme, non l’avevamo mai fatto prima e non lo dimenticheremo.

Mi sono molto emozionata anche durante le invocazioni allo Spirito Santo, soprattutto nel vedere le parole che davamo ad ogni fratello e nel vivere quel momento con lacrime di gioia, abbracci di fratelli sinceri, è stato incredibile.

Un momento di profondo dolore è stato quello in cui ho piantato il mio peccato con un chiodo alla croce . . ascoltare quelle martellate e pensare “quanto dolore che ha patito Gesù per me!” mi ha fatto prendere coscienza che Gesù ha versato fino all’ultima goccia del suo sangue perché io mi salvassi, impressionante.

Sofia ti sono grata di tutto questo, vorrei ringraziarti per il dono che fai di te alla Chiesa nel compito della Nuova Evangelizzazione, tempi nuovi, modalità nuove, ma sempre lo stesso Gesù, ieri, oggi, sempre.

Un abbraccio fraterno, tutto il mio affetto e la mia preghiera per te e per Estella. Unite nella preghiera

Elena Salvador

Mi nombre es Mª Elena, tengo 57 años, he asistido al curso que me ha parecido en su conjunto maravilloso.

En cada catequesis, y en las distintas dinámicas he visto como mi fe se ha ido ratificando, he reafirmado mis sentimientos hacia Dios, Padre. Dios hijo, Jesús, y Dios Espíritu Santo.

Con distintos modos, es decir, estilos para mí novedosos, he podido ver a la Iglesia , madre y maestra. Madre porque me cuida y maestra porque me enseña .

Todo el curso ha sido muy ameno, el tiempo nos ha pasado volando, y eso ha sido gracias a ti  Sofía y a tu traductora Estella, el Espíritu de Dios se ha derramado de manera abundante sobre vosotras.

Todos hemos sido testigos.

Pero lo que me llenó más el corazón, fue el momento en el que ante el Señor Eucaristía , y junto a mi marido, le dijimos los dos que queríamos que fuese el rey de nuestras vidas, de nuestro hogar, y

le consagramos a nuestros hijos. Fue especial porque yo se lo había dicho muchas veces , pero sola, y ahora cogida de la mano de mi esposo y en voz alta, teniéndole tan cerquita, nunca lo habíamos hecho y nunca lo

vamos a olvidar.

También me emocioné mucho en las invocaciones al Espíritu Santo, sobre todo al ver la palabra que le dábamos a cada hermano, y sobre todo al vivir todo ese momento con lágrimas de gozo, abrazos de hermanos sinceros,fue increíble.

Un momento de profundo dolor fue al clavar en la cruz mi pecado, oír los martillazos y pensar ¡¡ cuanto dolor ¡! sufrió Jesús por mí. Me ayudó a tomar conciencia de que Jesús derramó hasta la última gota de su

Sangre para que yo me salvara, impresionante.

Por todo quiero felicitarte Sofía, darte las gracias por tu entrega a la Iglesia en la tarea de la nueva evangelización, tiempos nuevos, modos nuevos, pero Jesús el mismo ayer, hoy y siempre.

Un abrazo de hermano, y todo mi cariño y oración para ti , y se lo haces llegar también a Estella. Unidas en oración.

“C’era una volta una coppia, un uomo ed una donna che si amavano molto, che avevano molto bisogno l’uno dell’atro, fino al punto di sentirsi l’uno parte dell’altro e di aver bisogno dell’altro perfino per prendere le decisioni personali.

Si somigliavano in tutto, pensieri, modi di vivere, carattere anche se si dice che i poli opposti si attraggono, in questo caso questa legge fisica non si attuava . . . beh . . salvo una piccola eccezione . . qualcosa che rompeva le leggi naturali. Lei era la parte razionale e lui la parte sentimentale. Lei era più razionale in tutto quello che pensavano, parlavano, condividevano . . più fredda nel pensare i suoi sentimenti . . più evasiva. D’altro canto lui era quello dal pianto facile, gli bastava una semplice canzone per piangere ed aveva bisogno di esprimere e condividere tutto quello che gli veniva in mente.

Insieme camminavano nella vita ed anche nella fede, ma nei riguardi di quest’ultima   . . lei vedeva sempre la parte razionale e si questionava di più . . mentre lui si lasciava portare dai sentimenti e si abbandonava di più. Questo dava luogo ad ore ed ore di chiacchierate e condivisione delle proprie diversità, ma sempre, con un arricchimento reciproco ed una complementarietà.

Appartenevano ad una comunità che volevano aiutare ed a cui volevano trasmettere le loro esperienze ma quando arrivava il momento dell’azione accadeva sempre lo stesso, lei si sentiva trascinata, non sentiva nulla, lo faceva solo per compiacerlo perché l’amava . . ma si sentiva falsa . . Lui sentiva di fare la cosa giusta, era felice di essere accompagnato da lei, ma soffriva anche per lei . . sentiva che la stava schiavizzando, la forzava a sentire qualcosa che perfino lui a causa di questa pressione, a volte, metteva in dubbio.

In questa comunità cera un pastore che li guidava e voleva il meglio per loro, si preoccupava molto e sempre diceva loro di cercare la fonte di quell’amore . Ma c’erano molte interferenze, lei affrontava sempre tutto con la sua ragione e lui pur avendo avuto alcuni incontri col tempo si spegneva e non provava più passione.

Seguiva avanti nella sua missione ma diventava sempre peggio . . senza passione non si può amare . . l’amore non è compiere il proprio dovere. Il pastore li invitava a vivere esperienze che loro accettavano alla ricerca di quella felicita e di quella fonte. Un giorno fecero un’esperienza separati, uomini da una parte, donne dall’altra a due settimane di differenza. Un’esperienza che poi condivisero fra di loro. Tutti e due ebbero il cuore rinvigorito e questo li porto ad impostare la vita diversamente ma di nuovo ci fu una piccola differenza, lui senti un incontro con quell’Amore che si approprio del suo cuore . . ma lei non sperimentò lo stesso.

Lui cambiò il suo modo di amare, perfino nei suoi riguardi, era molto più intenso di quanto non lo fosse stato fino ad allora, senti la necessita di trasmettere quell’amore specialmente a lei ed ai loro figli. Tutto questo accrebbe in lui il bisogno di abbeverarsi a quella fonte. Ma presto le interferenze riemersero . .  lei non capiva cosa gli succedesse, pensò che avesse intrapreso un altro cammino , avevano sempre camminato insieme ma ora lui aveva un ritmo a cui lei non stava più dietro . . provò gelosia . . e pensò perfino di averlo perso . . pensò che si fosse innamorato . . che avesse un nuovo centro nella sua vita e che quel centro non fosse più lei.

Ma gli “scherzi di Dio” erano dietro l’angolo, da li a pochi giorni avrebbero condiviso un’altra esperienza insieme, un weekend, invitati da colui che tanto si preoccupava per la loro felicità. Assistettero con interesse ma non aspettandosi niente che li potesse sorprendere . . ma un Padre non smette mai di sorprendere quelli che ama . . ed il momento arrivò. Lui senti che a lei si apriva il cuore . . ascoltando le parole che dicevano quegli angeli che non smettevano mai di parlare e dire cose belle. Senti che lei piangeva e desiderò prenderle la mano ma si trattenne . . era un momento fra lei e lo Spirito e lui non doveva interferire. Attese con impazienza e gioia che si producesse quell’incontro e quando questo ebbe avuto luogo e Colui che li avrebbe salvati si fece presente davanti ai loro occhi lui le chiese se desiderasse andare davanti a Lui insieme. Lei rispose che stava pensando la stessa cosa . . si strinsero forte la mano . . camminarono fino a raggiungerLo ed una volta in ginocchio davanti a Lui . . le mani nelle mani e piangendo insieme . . potettero infine dirgli che era il loro Signore e che volevano fosse al centro della loro vita. 

Che regalo . . lui non aveva mai provato una cosa simile a quando era li inginocchiato . . si sentiva l’uomo più felice del mondo . . davanti a lui si svelava una nuova creatura, una nuova vita che avrebbe dovuto alimentare perché potesse continuare a crescere . . “

Grazie Sofia ed Estella per tutto quello che avete fatto per noi. Grazie per essere strumenti dello Spirito.  Che Dio vi benedica. Pepe Callese

“Era una vez, una pareja, un hombre y una mujer que se querían mucho, se necesitaban mucho uno al otro, incluso hasta el punto de sentirse uno parte del otro, de necesitarse incluso para tomar las propias decisiones. Eran muy iguales en todo, pensamientos, forma de ver la vida, carácter, aunque se diga que los polos opuestos se atraen, en este caso no se cumplía esta ley física, bueno…había una pequeña excepción…algo que también rompía las leyes comunes de la naturaleza. La parte racional la llevaba ella, y la parte sentimental la llevaba él. Ella era más racional en todo lo que pensaban, hablaban, compartían…más fría en expresar sus sentimientos…más evasiva. En cambio él era un llorón, necesitaba una simple canción para romper a llorar, y necesitaba expresar y compartir todo aquello que pasaba por su mente.

Ambos caminaban juntos en la vida y por lo tanto también en la fe y en sus creencias, pero esta circunstancia hacía que ella siempre veía más la parte racional y cuestionaba más, en cambio él se dejaba llevar más por sus sentimientos y se abandonaba más. Esto producía horas y horas de hablar y compartir diferencias, pero siempre con el enriquecimiento uno del otro, que acababa complementándose.

Pertenecían a una comunidad a la que intentaban ayudar y transmitir sus vivencias a los demás, pero siempre cuando llegaba el momento de la acción ocurría lo mismo, ella se sentía arrastrada, decía que no sentía nada, que lo hacía por acompañarlo a él, porque le quería a él…pero se sentía falsa…. El se sentía en su deber, feliz de saber que era acompañado por ella, pero también sufría por ella, por si la estaba esclavizando y forzaba a sentir algo, que él incluso a veces llegaba también a dudar por esta presión. 

En esa comunidad había un pastor que les guiaba, y quería lo mejor para ellos, se preocupaba mucho por ellos y siempre les decía que buscaran la fuente de ese amor. Pero había muchas interferencias, ella siempre se lo cargaba con su razón y él había tenido sus encuentros, pero se apagaban con el tiempo y no tenia pasión. Seguían en su misión, pero aquello se iba haciendo cada vez más pesado….sin pasión no se puede amar….el amor no era cumplir un deber.

El pastor les invitaba a vivir experiencias que ellos aceptaban con el objetivo que fueran felices y encontraran esa fuente. Vivieron una experiencia por separado, hombres por un lado y mujeres por otro, con dos semanas de diferencia, la misma experiencia, que los dos pudieron compartir después entre ellos. A los dos les esponjó el corazón y les hizo plantearse la vida de otra forma, pero otra vez hubo una pequeña diferencia, él sintió un encuentro con ese amor que se apoderó de su corazón..en cambió ella no experimentó algo así.

Él cambió su forma de amar, incluso hacia ella, era mucho más intenso de lo que había sido hasta ahora, necesita ser transmisor de ese amor y más que a nadie a ella y a sus hijos. Todo esto fue aumentando la necesidad y ansia por parte de él de beber de esa fuente. Pero pronto surgieron las interferencias de nuevo, ella no entendió lo que estaba pasando, pensó que él llevaba otro camino, siempre habían caminado juntos y ahora él ya llevaba un ritmo que ella no podía seguir, …..sintió celos… e incluso que lo había perdido….que él tenía un nuevo amor…un nuevo centro en su vida….y no era ella.

Pero existen las “diosidades” y pocos dias después tenían que compartir una experiencia juntos un fin de semana, invitados por aquel que tanto se preocupaba por su felicidad. Asistieron con interés, pero tampoco esperando nada que les pudiera sorprender. Pero un Padre no deja nunca de sorprender a aquello que más ama…y llego el momento. El sintió que a ella se le estaba abriendo el corazón…escuchando las palabras que decían aquellos ángeles que no paraban de hablar y decir cosas bellas. Sintió que ella lloraba y la necesidad de cogerla de la mano, pero pensó que era un momento entre ella y el Espíritu, y que no debía interferir. Esperó con impaciencia y con gozo a que se produjera este encuentro, y cuando éste hubo ocurrido y el que iba a salvarlos se hizo presente ante sus ojos, él le pidió a ella si le apetecía que se presentaran juntos ante Él. Ella le dijo que había pensado lo mismo…y se cogieron muy fuerte de la mano…caminaron hasta llegar donde se encontraba…y una vez allí de rodillas frente a Él, cogidos de la mano los dos y llorando…pudieron decirle que era su Señor…y que querían que fuera el centro de su vida.

Que regalo…..nunca había sentido él nada igual cuando estaba de rodillas….se sentía el hombre más feliz del mundo…..se abría ante él una nueva criatura, una nueva vida a la que tenía que alimentar para que pudiera seguir creciendo….”

Mucha gracias Sofia y Estela por todo lo que habéis hecho en nosotros. Gracias por ser instrumentos del Espíritu. Que Dios os bendiga.