“Vi  sono diversi carismi , ma uno solo è lo Spirito” 1 Cor. 12,4 

Lo scorso week end, 24-26 Maggio, la nostra equipe in formazione, appartenente alla diocesi di Oristano,  ha potuto ricevere il corso – Giuseppe Barnaba – , con l’obiettivo di continuare il nostro percorso di crescita  all’insegna della nuova evangelizzazione , sempre accompagnati dalla presenza dello Spirito Santo . 

Abbiamo vissuto, un esperienza di “grazia” che ha contribuito a farci conoscere ed approfondire  le motivazioni che guidano ed orientano la metodologia della Sesa,   ma anche un tempo “speciale  per continuare a  confrontarci valorizzando  i nostri carismi e confermare, come equipe,    il nostro “ Si” al Signore .

Il mio primo corso della Sesa al quale ho partecipato è stato “Giovanni” che mi ha colpito lasciandomi con l’effetto “Wow“. L’ultimo giorno del corso, ho avuto la possibilità di conoscere alcuni ragazzi che avevano collaborato per lo svolgimento del corso. Subito ho pensato, sperato,  di approfondire la conoscenza per riuscire a mia volta a evangelizzare con lo stesso effetto “Wow”. Il Signore deve avermi sentito e,  dopo quasi un anno quei ragazzi mi hanno aperto le porte nella loro nuova equipe Sesa. così mi sono presentato al corso Barnaba. 

Sofia ci ha introdotto in questo cammino dei “perché si fa ” presentando la fede, la perseveranza, l’amore che hanno contraddistinto Giuseppe Barnaba. In questo cammino che si è sviscerato, nei vari aspetti del corso, ci sono stati dei temi che mi hanno affascinato e come ha spiegato Sofia, solo la pratica ci aiuterà a migliorare. 

Riassumo con l’aspetto che mi ha colpito di più, la rappresentazione del “muro delle resistenze“. Il muro si è messo, metaforicamente,  tra noi e gli ipotetici partecipanti ad un corso e viceversa. Muro che, con l’aiuto indispensabile di Sofia,  è stato abbattuto mattone dopo mattone. Muro superato non con la forza di una persona, ma con la forza stessa del muro, la forza della comunità dei partecipanti. Ci ha portato a comprendere che dobbiamo amare i mattoni, amare il muro, accogliere noi per primi i partecipanti per essere accolti poi noi dai partecipanti, amare i partecipanti, abbattere il muro vedendolo come una sfida non più come un problema. Da qui poi le varie differenze fondamentali, per cambiare mentalità, cambiare i paradigmi, uscire fuori dal pozzo, capire meglio come approcciarsi con i partecipanti, capire come relazionarsi con il prossimo. 

Sofia, con le parole che l’hanno contraddistinta, non solo ci ha accompagnato, edificato e sostenuto in ogni istante, ma è riuscita nell’intento del corso. E’ stata quella “bella ragazza” che ogni giorno, con costanza, con spensieratezza, senza giudicare, si recava a quel pozzo per attingere ciò di cui aveva bisogno, e al tempo stesso essere l’opportunità . Ha testimoniato quella fede, quella perseveranza, quell’amore verso la comunità, verso ogni singolo partecipante, ha testimoniato di non essere venuta da sola ma in compagnia dello Spirito Santo, il quale al termine  del corso si è manifestato nella celebrazione eucaristica, con le parole di Gesù di quella domenica 19 maggio: “che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri .” 

Ora viene la parte migliore, avanti pratica. Forza amore! Forza spirito santo!

Nicola